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Chia: i piccoli grandi semi

  I semi di chia son un concentrato di sostanze nutritive che portano grande beneficio al nostro organismo, sia quando le mangiamo che quando le utilizziamo per la nostra skin-care. Pixabay Questi preziosissimi semi erano già conosciuti ed utilizzati dai Maya e dagli Atzechi. Si dice che i soldati li utilizzassero per preparare una bevanda dolce e rinfrescante mescolandoli con della farina di formentone. Facevano cuocere aggiungendo delle mele. Da qui il termine semi della forza. Oltre all'uso casalingo, i Maya sembra li usassero anche durante pratiche e cerimonie religiose. Sono un'ottima aggiunta a yogurt, zuppe, minestre e se vuoi leggere qualche utili ricetta per prepararti da sola uno scrub viso e un paio di maschere, sempre viso, ti consiglio di cliccare  qui . Buona lettura, noi ci si rilegge la settimana prossima. Buon fine settimana

Artemisia, la pianta delle donne per le donne

La   leggenda   narra che i pote ri dell'artemisia, furono scoperti dalla dea Diana, per i Romani e  Artemide, per i Greci.   Protettrice  delle donne che accompagnava nel momento del parto. Pinterest E, grazie all'artemisia, assicurava che non fossero troppo dolorosi. Da qui l'origine del nome: dedicata ad   Artemide , la Dea-Madre. E' ritenuta un'erba magica, perchè ha il  potere di tenere lontane le energie negative, le epidemie e le avversità. I   Celti  la raccoglievano all'alba,  camminando all'indietro per confondere le tracce delle forze oscure. La usavano, poi, per cingere i capi  delle vergini per regolarne il   ciclo mestruale . S an Giovanni Battista , la utilizzava come cintura intorno alla vita per allontanare le forze negative.  Durante il periodo del   Medioevo , imbevuta nel vino, si dice, fosse un ottimo antidoto contro l'eccesso  di oppio. Esiste anche una leggenda cristiana , secondo la quale, l'artemisia germogliò in   Paradis

Febbraio: il mese della purificazione

  Pixabay Febbraio, per gli antichi romani era il periodo della purificazione del corpo. Lo stesso nome Februus, deriva da Februare, cioè purificare. Per i romani era il mese dedicato a Plutone, dio del mare, ma anche della ricchezza. E a Giunone dea legata ai matrimoni, alla fertilità, al parto e alla creatività. Anche i celti, con i loro fuochi accesi, salutavano l'inverno, scaldavano la Terra e davano il benvenuto al nuovo lasciando andare il vecchio. Dopo un mese già passato dall'inizio di questo strano 2023, ora possiamo lasciare andare il vecchio e dedicarci alla creatività che fa di ognuno di noi una persona unica. Qualsiaisi sia il nostro campo lavorativo o, semplicemente, nella vita di ogni giorno, dedichiamoci a impiegare ogni nostra giornata abbandonandoci alla creatività in ogni azione. Potrebbe essere preparare una pietanza da impiattare in modo gourmet, bere il tè delle cinque servendolo nelle tazze più belle che abbiamo, scrivere una lettera con la stilografica e

La leggenda dell'Orchidea

L'orchidea è uno dei fiori più belli che la natura ci regala. Intorno al suo mistero e fascino esistono molte leggende. Girovagando per il web, ne ho trovata una davvero interessante e che mi è piaciuta molto. La condivido con voi come ha fatto chi l'ha scritta. C’era una volta in un regno lontano, un ragazzo bellissimo. Alla sua nascita i genitori scelsero di chiamarlo Orchis. Era nato dall'amore di una ninfa e un satiro. Dalla madre prese la sua incredibile bellezza, mentre dal padre l'amore focoso. Nel giorno dedicata alla festa di Dioniso, le sacerdotesse ballavano e cantavano. Il giovane, molto bello, ma poco saggio, tentò di conquistare una di loro. Un atto proibito e molto grave. Dioniso, infatti, nonostante i natali di Orchis gli garantissero un futuro impunibile, lo condannò a una morte terribile. Doveva morire in modo molto doloroso per mezzo delle sue bestie. Gli dei, che avevano visto tutto, si impietosirono e vollero renderlo immortale. I suoi resti umani d

Imbolc e Candelora

 La notte tra l'uno e il due di Febbraio, si festeggerà il ritorno alla Luce. Anticamente i popoli celtici festeggiavano Imbolc. Accendevano fuochi per ringraziare la fine del buio e l'inizio del ritorno alla vita. Pixabay Era la notte dedicata a Brigit, la divinità del triplice fuoco, delle tradizioni conservate, della guarigione e dell'arte. Gli esseri fatati si radunano ogni anno per celebrare il suo ritorno. Gli esseri elementari girano per le stanze delle nostre case e benedicono la Luce che sta facendo ritorno. Si muovono in cerchio con in mano una candela bianca accesa, benedicendo tutto ciò che incontrano. Gli elfi si recano nel bosco a raccogliere doni per la propria casa. Una semplice penna di uccello, un sacchetto colmo di erbe o una pietra, mentre le fate spazzano fuori dall'uscio per mandare via le energie ormai inutili al periodo della Luce. Astronomicamente ci troviamo proprio a metà strada tra il solstizio d'Inverno e l'equinozio di Primavera. Il

Il rosmarino e la leggenda

  Pixabay Il rosmarino è una pianta dalle spiccate qualità benefiche. Conosciuta per la sua versatilità in cucina, può essere utilizzata anche come alimento per migliorare la memoria e il tono dell'umore. Intorno a questa pianta sempreverde e perenne, si raccontano molte leggende. Navigando in rete ne ho trovata una molto carina che, spero, piacerà anche a te. Si narra che, un giorno, una regina, passeggiava triste in un rigoglioso giardino. Si imbattè in una rigogliosa pianta di rosmarino che evocava l'idea di fecondità. La regina divenne ancora più triste perchè nella sua vita mancava proprio un bebè. I rametti verdi del rosmarino risvegliarono in lei il desiderio e la speranza, ma anche un sentimento di invidia nei confronti della piabtina tanto vigorosa e sana. Tornò al castello e, qualche giorno dopo la sua passeggiata, si accorse di aspettare un bambino. Nove mesi dopo partorì una piccola pianta di rosmarino che chiamò Rosmarina. La regina la accudiva con molta tenerezza

L'Arnica e le sue proprietà

L'Arnica è una delle piante più usate in caso di botte, infiammazioni e contusioni. Conosciuta fin dall'antichità, già Santa Ildegarda la descrisse in una delle sue opere intorno all'anno 1000.