Noi siamo Emozione, il nostro corpo esprime ciò che abbiamo dentro e, a volte, non ne siamo consapevoli.
In un bambino, definito, fino ai 7 anni, un organo di senso, è più facile capire che cosa prova in una determinata situazione: non ha ancora imparato a nascondersi dietro la maschera scelta per l'occorrenza.
Dovremmo imparare da loro, invece preferiamo nasconderci ed evitiamo di lasciarci andare e, così, finiamo per chiuderci in noi e, il nostro corpo, ne paga le conseguenze.
Essere adulti non è sempre facile, in un mondo come quello in cui viviamo che ci vuole tutti perfetti, con la pancia piatta, i muscoli scolpiti ed il sedere sodo. Ma la perfezione fisica non è tutto.
La Primavera porta con sè il germe della vita, porta con sé il sole, che scalda il nostro corpo e il nostro cuore e la voglia di portare vestiti che ci fasciano, ma non ci nascondono, e la paura di non essere all'altezza del giudizio di chi ci guarda.
Potremmo però, anche decidere di smettere di guardarci soltanto con l'occhio critico di chi ricerca la perfezione a tutti i costi, ma con l'occhio indulgente di chi ha imparato ad amarsi e accettarsi per l'unicità che ognuno di noi porta in sè dalla nascita e, forse, ancora da prima.
Se il cammino di ricerca, di consapevolezza, di perdono viene fatto con umiltà e tenacia, allora, anche guardarsi davanti allo specchio non sarà più una difficoltà, ma un piacere vestito da accettazione e pace.
Un corpo amato e in pace ricambia l'amore e riporta una me pronta a sbocciare.
“Che cos'è il sigillo della raggiunta libertà? Non provare più vergogna davanti a sé stessi.”
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